Autore: Francesco Nini
Esiste un mondo, nel cuore della terra, dove il tempo scorre più lentamente. Un mondo ancora incontaminato dall’egoismo umano, libero dai pregiudizi e dalle maschere. Emozioni primordiali della vera natura dell’uomo, dove la fiducia e la cooperazione sono le uniche condizioni per andare avanti. Un mondo che non perdona chi non lo rispetta, e stupisce chi lo sa apprezzare. Un mondo che non ti allontana, ma che ti spinge sempre più in profondità per essere letto come un libro giallo dove il finale non è mai scontato.
Un mondo che una volta era anche in superficie e che ora non c’è più.
Autore, Galen Hekhuis
Ho passato più di 50 anni in cerca di qualcosa che spero di non trovare mai. La fine della grotta. Quasi tutte le caverne sono così, sperando contro la speranza che la prossima curva, il prossimo ′′ ear-dipper,” il prossimo pozzo non è la fine, mentre sempre cerco di trovare quella cosa esatta. Tutto ti dice che deve finire, ma continui a cercare. Gli scalatori di montagna possono vedere quando raggiungono la vetta, ma le caverne non si chiudono mai con una grotta. Una grotta esplorata e mappata a fondo potrebbe rivelarsi solo la parte ′′ storica ′′ di un sistema favoloso e molto più grande. Cercare con cura qualcosa, sperando che non lo trovi mai, ma sapendo che lo fai, potrebbe non essere proprio quello che stavi cercando. Non tutte le persone possono intrattenere diversi pensieri contrastanti contemporaneamente, figuriamoci agire su di loro, ma le caverne lo fanno regolarmente. Quell’agilità intellettuale è una delle cose che distinguono le caverne dalla maggior parte. È anche il motivo per cui mi piace tanto stare in giro con le caverne.
Testo originale: I’ve spent over 50 years looking for something I hope I never find. The end of the cave. Almost all cavers are like this, hoping against hope that the next bend, the next “ear-dipper,” the next pit isn’t the end, while all the time trying to find that exact thing. Everything tells you it has to end, but still you go on searching. Mountain climbers can see when they reach the summit, but cavers never get that kind of closure with a cave. A thoroughly explored and mapped cave may turn out to be just the “historic” section of a fabulous and much larger system. To search diligently for something, hoping you never find it, but knowing if you do, it might not really be what you were looking for. Not all people can entertain several conflicting thoughts at the same time, let alone act on them, but cavers do it routinely. That intellectual agility is one of the things that sets cavers apart from most. It is also the reason I like to hang around with cavers so much.
www.ssi.speleo.it – Le grotte sono il vuoto conosciuto delle montagne. Vie di drenaggio delle acque nella roccia o nei ghiacci. Tubi lavici o accadimenti tettonici, generati da crolli. Il buio è una soglia, oltre è un altro mondo. Vi sono anche cavità artificiali, create dall’uomo nel passato remoto o prossimo. Gli speleologi esplorano e riportano i dati di questo mondo vicino, simile, ma non uguale. Lo rendono conosciuto, conoscibile. Accompagnano visitatori, formano futuri esploratori. Creano il fantastico mappamondo sotterraneo. La Società Speleologica Italiana è una libera associazione di e per gli speleologi italiani ed ha come principale fine la promozione dei modi idonei e corretti di interazione tra il mondo sotterraneo e quanti lo esplorano, lo visitano per ricerca, studio o personale curiosità.